Un tributo al grande maestro, filosofo, Giorgio Gaber
Uno spettacolo che si offre a tutti gli appassionati per tornare a vivere le emozioni e la passione dei testi e della musica di Giorgio Gaber.
Ho assistito ad un concerto di Gaber nel ’98, ero un ragazzino, non conoscevo questo grande personaggio. Rimasi letteralmente incantato dall’intensità delle sue parole, alcune condivisibili, altre meno, ma con la chiara percezione che ancora c’era chi sapeva parlare di idee, di uomini liberi, di coraggio a non essere omologati. Il tutto con un godibilissimo sorriso sulle labbra e vera passione!
Grande interprete della cultura italiana, come punto di riferimento di un atteggiamento doverosamente critico, capace sempre di profonda indignazione nei confronti dei mali della società e della politica italiana.
Il canzoniere di Giorgio Gaber attraversa quarant’anni cruciali di storia italiana. Una compenetrazione ineguagliata tra pezzi di vita pubblica e privata, tra l’ansia di chi si è sforzato tutta la vita di fare i conti con la misura della propria inutilità, e la rabbia di un maverick meneghino che non ha mai permesso a nessuno di farsi accalappiare. Lui diceva sempre quello che sentiva vero; lucido, affilato.
Questo giullare pensoso ci ha illustrato l’Italia dell’ultimo Novecento più di molti articoli o saggi specializzati.
Il trio si ripropone una rilettura di molti brani ironici, divertenti, scanzonati, ma che disegnano una società ancora oggi attuale.
“La libertà non è star sopra un albero,
non è neanche il volo di un moscone,
la libertà non è uno spazio libero,
libertà è partecipazione.”
Una produzione Associazione Culturale Lupus in Fabula
Aldo Craparo – Attore e Cantante
Patrizia Merciari – Fisarmonica e Pianoforte
Matteo Nahum – Chitarra
Testo: Gaber - Luparini
Adattamento e Regia: Aldo Craparo